Vivere come volare / Ci si può riuscire soltanto poggiando su cose leggere Del resto non si può ignorare / La voce che dice che oltre le stelle c’è un posto migliore E un giorno qualunque ti viene la voglia / Di andare a vedere / Di andare a scoprire se è vero Che non sei soltanto una scatola vuota / O l’ultima ruota del carro più grande che c’è
Ciao ragazzi!
Ho lasciato alla canzone “Kurt Cobain” di Brunori Sas l’arduo compito di aprire la consueta lettera di auguri per l’inizio del nuovo anno scolastico. Dico arduo perché credo che quest’anno iniziate o riprendete il cammino scolastico avendo sopra di voi un cielo molto nuvoloso. In questi giorni sicuramente ascolterete e leggerete tanti inviti a volare alto ma chi vi vuole bene conosce quel peso, piccolo o grande, che la vostra generazione si porta nel cuore: è la paura del futuro che mai come in questo periodo storico si presenta a voi incerto e ambiguo. Voi, più di tanti adulti, avvertite il cambiamento climatico, la guerra e l’instabilità socio-economica come una minaccia concreta alla realizzazione della vostra felicità. Risulta, perciò, difficile vivere come volare perché sembra che al momento non ci siano cose leggere sulle quali poggiare. Tuttavia, continua Brunori, non si può ignorare la voce che dice che oltre le stelle c’è un posto migliore. Quella voce, sebbene fioca e a volte soffocata dagli eventi, è la speranza di cui ognuno di voi è portatore proprio in quanto giovane. La speranza ci spinge oltre ogni nuvola nera per scoprire se è vero che un mondo migliore è ancora possibile. Papa Francesco non si stanca mai di ripetere ai giovani: «Non lasciatevi rubare la speranza!». Per questo vi invito a vivere la scuola come una grande palestra dove allenare la speranza; ogni materia è un esercizio per imparare ad accrescere e difendere la speranza. Affrontate con la cultura quell’ideologia che vi considera soltanto una scatola vuota da riempire o svuotare secondo il momento; studiate e informatevi per difendervi da quanti, ignorando le vostre istanze, vi trattano come l’ultima ruota del carro. Voi, invece, siete il motore del mondo perché siete quell’energia pura che ancora lo fa girare per il verso giusto.
E proprio quel giorno ti viene la voglia / Di andare a vedere / Di andare a scoprire se è vero Che il senso profondo di tutte le cose / Lo puoi ritrovare soltanto guardandoti in fondo
Utilizzo ancora una strofa della stessa canzone per dirvi un’ultima cosa. Tutti noi siamo stati scossi dalla vicenda di Alessandro, un vostro coetaneo che ha deciso di togliersi la vita perché vittima, molto probabilmente, di cyberbullismo. Episodi del genere sono sempre accompagnati, oltre che da un dolore immane, anche da un senso profondo di sconfitta, accresciuto in questo caso dal fatto che Alessandro abbia deciso di affrontare da solo il mostro feroce che si portava dentro. Lo so che come adulti non sempre ci impegniamo per meritare la vostra fiducia ma la scuola è il luogo per eccellenza dove si struttura o si ristruttura il dialogo fra le generazioni. Approfittatene perché nessuno può affrontare la vita da solo. La scuola è proprio quel giorno, proprio quel tempo per scoprire e vivere l’amicizia autentica; per scegliere dei compagni, studenti o docenti, in grado di accompagnarvi nel viaggio più difficile di sempre: quello alla scoperta se è vero che il senso profondo di tutte le cose lo puoi ritrovare soltanto guardandoti in fondo. E se guardandovi in fondo vi scopriste fragili, non lasciatevi inghiottire da quella profondità ma usatela per trovare gli amici veri, quelli capaci di venirvi a prendere lì dove siete rimasti bloccati. Non esiste difficoltà che non possa essere superata insieme ma a scuola potete e dovete imparare a fidarvi delle vostre capacità, le quali sono sempre enormemente più grandi di un voto su una pagella.
Qualche giorno fa, anche io ho preso posto dietro ad uno dei vostri banchi. A prescindere dalla mia statura, ho notato quanto fossero tremendamente piccoli! Mi sono chiesto: chissà se ci vanno un libro e un quaderno aperti insieme… eppure è proprio in quello spazio ridotto che nascono i sogni più grandi. Forse pensate che la scuola non insegni abbastanza come affrontare la vita ma di sicuro, nonostante i suoi limiti, è l’unica a darvi gli strumenti per continuare a sognare. Invece a chi fra voi crede che questi anni possano essere un incubo, consegno una frase del personaggio Creta nella serie tv “The Sandman”: «Anche un incubo è in grado di sognare». Non esiste perciò nulla che possa impedirvi di sognare. Allora sognate! Continuate a sognare nonostante tutto il buio che avete intorno. D’altronde è di notte che si sogna, in attesa di un giorno nuovo. I sogni plasmano il mondo; i sogni ricreano il mondo. Studiate come realizzarli e arriverà quel giorno qualunque nel quale il mondo sarà davvero un posto migliore e allora sì, vivere sarà come volare.
Sono sempre a vostra disposizione così come lo è il C’entro, lo spazio a voi dedicato che si trova in Piazza Schettini. Sicuramente ci vedremo a scuola durante quest’anno nel quale ricorre il 150° anniversario dell’arrivo a Pompei del beato Bartolo Longo. Nel frattempo faccio a voi, alle vostre famiglie, ai Dirigenti, ai Docenti e al personale scolastico i miei migliori auguri per questo nuovo anno scolastico.
Dio vi benedica!
don Ivan Licinio, Responsabile della Pastorale Giovanile di Pompei