Brillate, ascoltate e non temete!

Lettera agli studenti per il nuovo anno scolastico 2023/2024

Ciao ragazzi!

Brillate, ascoltate e non temete!

All’inizio di questo nuovo anno scolastico, prendo in prestito i tre verbi che Papa Francesco ha consegnato ai giovani riuniti a Lisbona in occasione della recente Giornata mondiale della Gioventù.

Brillate ma non siate brillanti. Non credete a chi vi dice che se non siete belli e perfetti non avrete mai successo nella vita. Questo mondo non ha bisogno di tipi brillanti ma di giovani che brillano, indicando una strada nuova nell’oscurità del presente. Mentre gli adulti fanno brillare le bombe, voi chiedete alla scuola di insegnarvi a brillare, cioè di far esplodere le potenzialità e i doni che vi portate dentro. Chi di voi ha visto il recente film di C. Nolan, sa che Oppenheimer dopo l’esplosione della prima bomba atomica, temeva una reazione a catena che avrebbe potuto distruggere il mondo. Se invece a brillare sarete voi, sono sicuro che si innescherà una reazione a catena che questo mondo potrebbe salvarlo davvero! Solo non lasciatevi scoraggiare dalla paura di non essere “abbastanza”: abbastanza bravi, abbastanza capaci, abbastanza intelligenti o abbastanza furbi. Tutti possiedono la stessa luce nel cuore ma ciascuno ha i suoi modi e i suoi tempi per brillare, l’importante è impegnarsi a non lasciare spazi al buio dentro e fuori di sé.

Ascoltate. Non è mai facile ascoltare. A volte è più comodo comportarsi da sordi, mettere le cuffiette e isolarsi da tutti. È così semplice sostituire l’ascolto con i post, le stories, le chat e in questo modo priviamo noi stessi di volti, sguardi e abbracci. Vorrei chiedervi di fare un piccolo e semplice esercizio: mettete la mano sul cuore e ascoltate la vostra vita. Quello che avvertirete è il ritmo dei sogni, delle ansie, delle soddisfazioni, delle paure, dei desideri e, cosa più importante, dell’amore di cui siete capaci. Assecondate quel ritmo e non permettete a nessuno di rallentarlo o addirittura di fermarlo. È un ritmo che ci accomuna, autentico, senza l’auto-tune dell’omologazione e che soprattutto permette di capirci anche senza parlare. Imparate già in classe ad ascoltarvi e imparate, attraverso lo studio, come ascoltare quello che il mondo non vi dice ma che spesso grida silenziosamente giustizia e verità. Ascoltate quello che vi viene insegnato e non vivete i giorni di scuola solo come un susseguirsi di lezioni da sentire. C’è molto di più di quello che sembra dietro una formula matematica, una data storica o un verso di una poesia: c’è la chiave di volta per imparare ad accordare il proprio cuore con il cuore dell’altro. C’è il segreto della felicità.

Non temete. A volte mi immagino come un tassello di un puzzle di cui non riesco a vedere l’immagine finale e che non posso influenzare. So di poter condividere questa sensazione con tanti di voi che si domandano cosa ne sarà del mondo e cosa ne sarà di noi. Il futuro si affaccia nella vostra vita non come un’opportunità ma come un’occasione di paura. Se proviamo a guardare la linea tracciata dalle scelte dei potenti, i tragitti segnati dalle nostre culture, ci accorgiamo che stiamo correndo inesorabilmente verso il vuoto. L’unica cosa che mi fa guardare il futuro con speranza è l’incondizionata fiducia nei giovani. Ci sono molti più adulti di quelli che immaginate che si fidano di voi e sono dalla vostra parte. Anche se spesso pensate il contrario, anche i vostri Dirigenti scolastici, i vostri Docenti e quanti sono impegnati nella scuola continuano a investire la loro vita nell’istruzione perché credono in voi e conoscono il vostro desiderio profondo di fare la differenza. Per questo motivo, non temete quando ci mettete impegno e fantasia nella vita ma vi sembra che non bastino; non temete di coltivare sogni grandi anche quando sono offuscati dal timore di non vederli realizzati; non temete di lottare per la giustizia e la pace: non siete soli! «La Chiesa e il mondo hanno bisogno di voi come la terra della pioggia» (Papa Francesco, Omelia durante la Santa Messa per la GMG di Lisbona 2023).

Cari giovani, all’inizio di questo nuovo anno scolastico, vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirvi: non temete, diventate quello per cui siete stati creati. Se volete vi aspettiamo al C’entro, lo spazio giovani di Pompei, il 20 settembre alle 20.30 per la benedizione degli studenti e la festa di fine estate. Nel frattempo faccio a voi, alle vostre famiglie, ai Dirigenti, ai Docenti e al personale scolastico i miei migliori auguri per questo nuovo anno scolastico!

Dio vi benedica!

don Ivan

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