Incontro con la madre del giovane Venerabile Carlo Acutis
Il prossimo 9 novembre alle ore 20.00 ospiteremo in Santuario la famiglia Acutis e, in modo particolare, incontreremo mamma Antonia per parlare di suo figlio Carlo, che a soli 15 terminava la sue esperienza terrena a causa di una leucemia fulminante. Quella di Carlo è stata una breve ma significativa testimonianza di vita autenticamente cristiana, tanto da essere citato più volte da Papa Francesco nell’esortazione apostolica post-sinodale Cristus vivit su giovani, fede e discernimento vocazionale:
«Non è caduto nella trappola. Vedeva che molti giovani, pur sembrando diversi, in realtà finiscono per essere uguali agli altri, correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attraverso i meccanismi del consumo e dello stordimento. In tal modo, non lasciano sbocciare i doni che il Signore ha dato loro, non offrono a questo mondo quelle capacità così personali e uniche che Dio ha seminato in ognuno. Così, diceva Carlo, succede che “tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Non lasciare che ti succeda questo» (ChV n. 106).
Da quando ha ricevuto la Prima Comunione a 7 anni, Carlo non ha mai mancato all’appuntamento quotidiano con la Santa Messa. Cercava sempre o prima o dopo la celebrazione eucaristica di sostare davanti al Tabernacolo per adorare il Signore presente realmente nel Santissimo Sacramento.
Per citare le stesse parole di Carlo: «La nostra meta deve essere l’infinito, non il finito. L’Infinito è la nostra Patria. Da sempre siamo attesi in Cielo». Per orientarsi verso questa Meta e non “morire come fotocopie” Carlo diceva che la nostra Bussola deve essere la Parola di Dio, con cui dobbiamo confrontarci costantemente. Ma per una Meta così alta servono Mezzi specialissimi: i Sacramenti e la preghiera. In particolare Carlo metteva al centro della propria vita il Sacramento dell’Eucaristia che chiamava «la mia autostrada per il Cielo».
Facendo così, Carlo riesce a portare quello stile di vita appreso alla scuola dell’Eucaristia: lo stare tra i banchi di scuola, in pizzeria con gli amici o in piazzetta per la partita di pallone, o usare il computer, diventa Vangelo vissuto. Carlo è riuscito in modo straordinario, pur vivendo una esistenza ordinaria come quella di tanti, a dedicare la propria vita, attimo dopo attimo, al fine più alto a cui tutti gli uomini sono chiamati: la beatitudine eterna con Dio.
Carlo, “l’innamorato di Dio”, ha vissuto questa forte presenza del divino nella sua vita terrena e ha cercato in tutti i modi di trasmetterla generosamente anche agli altri e tutt’ora, continua a intercedere affinché tutti possano mettere Dio al primo posto nella propria vita e dire come Carlo: «Non io ma Dio»; «Non l’amor proprio ma la gloria di Dio»; «La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio».
Carlo era dotatissimo per tutto ciò che è legato al mondo dell’informatica tanto che sia i suoi amici, che gli adulti laureati in ingegneria informatica lo consideravano un genio. Restavano tutti meravigliati dalla sua capacità di capire i segreti che l’informatica nasconde e che sono normalmente accessibili solo a coloro che hanno compiuto studi universitari. Gli interessi di Carlo spaziavano dalla programmazione dei computer, al montaggio dei film, alla creazione dei siti web, ai giornalini di cui faceva anche la redazione e l’impaginazione, fino ad arrivare al volontariato con i più bisognosi, con i bambini e con gli anziani.
Era insomma un mistero questo giovane fedele della Diocesi di Milano, che prima di morire è stato capace di offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa. Nonostante quello che si potrebbe pensare di un giovane candidato agli onori degli altari, Carlo era un ragazzo assolutamente normale, come la maggior parte dei suoi coetanei, ma con un’armonia assolutamente speciale, grazie alla sua grande amicizia con Gesù.
La Madonna, poi, era la sua grande confidente e non mancava mai di onorarla recitando ogni giorno il Santo Rosario. Amava dire che: «Il Rosario è la scala più corta per salire in Cielo». La modernità e l’attualità di Carlo si coniuga perfettamente con la sua profonda vita eucaristica e devozione mariana, che hanno contribuito a fare di lui quel ragazzo specialissimo da tutti ammirato ed amato.
Carlo oggi riposa nel Santuario della Spogliazione ad Assisi.
more info: Sito ufficiale Carlo Acutis
PROGRAMMA DELL’INCONTRO/TESTIMONIANZA
9 novembre 2019 – Pontificio Santuario di Pompei
Ore 18.30 – Inaugurazione della mostra fotografica curata da Carlo: “I Miracoli Eucaristici nel mondo” – “Gli appelli della Madonna. Apparizioni e Santuari mariani nel mondo”.
Ore 19.00 – Santa Messa all’Altare Maggiore in Basilica
Ore 20.00 – Incontro/Testimonianza con Antonia Salzano, mamma del Venerabile Carlo Acutis.
Ore 21.00 – Rito della Chiusura del Quadro
Preghiera ufficiale per chiedere la Beatificazione e Canonizzazione del Venerabile Carlo Acutis
O Padre,
che ci hai donato la testimonianza ardente,
del giovane Venerabile Carlo Acutis,
che dell’Eucaristia fece il centro della sua vita
e la forza del suo quotidiano impegno
perchè anche gli altri Ti amassero sopra ogni cosa,
fa’ che possa essere presto
annoverato tra i Beati e i Santi della Tua Chiesa.
Conferma la mia Fede,
alimenta la mia Speranza,
rinvigorisci la mia Carità,
a immagine del giovane Carlo,
che, crescendo in queste virtù,
ora vive presso di Te.
Concedimi la grazia di cui tanto ho bisogno…
Confido in Te, Padre,
e nel Tuo amatissimo Figlio Gesù,
in Maria Vergine, nostra dolcissima Madre,
e nell’intercessione del Tuo Venerabile Carlo Acutis.