Il Signore aveva manifestato la sua grande misericordia. Il Signore è sempre grande nella sua misericordia, anche se a volte siamo troppo distratti dal mondo per accorgercene.
In questi ultimi mesi ho sentito molto forte la necessità di avere delle soddisfazioni per il mio impegno nello studio, nelle relazioni e anche in parrocchia; un “grazie”, un “sei importante”, una spinta che mi facesse capire che stavo percorrendo la strada giusta e mi desse l’entusiasmo per continuare a farlo. Ma in realtà una gratificazione non l’ho avuta, o non sono mai stata in grado di coglierla…
La domanda è sempre “Perché lo faccio?” e con qualche sforzo si trasforma in “Perché non dovrei farlo?”. Perché dovrei dire no, invece che sì? È un “grazie” quello che cerco?
Penso sia un bisogno che tutti abbiamo, quello di volere delle gratificazioni, pur consapevoli che i risultati non sono sempre immediati, ma hanno bisogno di tempo.
Ho capito che il vero problema era che stavo cercando soddisfazioni nel modo e nel posto sbagliato, dove non le avrei mai trovate: fuori da me stessa, senza pazienza e dimenticandomi di colui che non si dimentica mai di nessuno.
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta!
Le parole di Santa Teresa d’Avila, suggeritemi dal mio parroco, hanno iniziato a formare la risposta alla mia richiesta di soddisfazione.
Coma ha fatto con Zaccaria ed Elisabetta, Dio mantiene la sua promessa, non importa quando; noi dobbiamo solo fidarci, essere pazienti e capire che se “lo possediamo”, se ci manteniamo in relazione con Lui, se facciamo attenzione alla sua presenza nella nostra vita, allora il bisogno di soddisfazioni provenienti dagli altri si farà sempre meno pesante.
a cura di Lucia Fontana, studentessa di Teologia.