Come ci ricorda Luca attraverso le parole di Simeone, Gesù è segno di contraddizione. L’episodio che precede questi versetti è la resurrezione di Lazzaro che genera negli uomini due reazioni opposte. Nel nostro quotidiano, i segni della fede possono generare, allo stesso tempo, divisione e accoglienza, ostilità e legami forti tra le persone. Ogni giorno siamo chiamati, quindi, a scegliere tra stupore e diffidenza.
“Da quel giorno, dunque decisero di ucciderlo”, prosegue il passo evangelico.
Perché i sommi decisero di uccidere Cristo? Quante volte, invece, decidiamo di soffocare la sua presenza nella nostra vita? Lui viene ucciso ogni volta che non guardiamo il prossimo per quello che è, quando obbediamo alla logica dell’invidia e del pregiudizio.
“Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: Che ve ne pare? Verrà alla festa?”, si legge ancora un po’ più avanti.
È questa la domanda che riecheggia nel tempio. Domani è memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme che consapevolmente decide di recarsi alla festa, di non sottrarsi a un finale che è già scritto. Una festa a cui decidiamo di partecipare anche noi per donare noi stessi come Gesù ha donato la vita.
God Morning a tutti!!!
A cura di Teresa Nocerino
(Consigliera Giovani Azione Cattolica Nola)